Il piano cottura ad induzione nel nostro Paese non è ancora così diffuso come in altre nazioni, sia per motivi di ordine economico, sia perché non è ancora ben chiaro quali siano i vantaggi che si possono trarre da questo elettrodomestico.

COME FUNZIONA ?
Il Piano cottura ad induzione è dotato di bobine sottostanti il piano di vetroceramica le quali sono alimentate con energia elettrica e permettono di scaldare in breve tempo le pentole grazie al campo magnetico che generano e che per trasmissione si trasferisce direttamente al loro fondo; questo processo non da dispersioni di calore come invece accade spesso con i fornelli a gas, dove il calore si diffonde in modo uniforme sulla pentola.

QUANTO CONSUMA?
I fornelli ad induzione richiedono una discreta quantità energetica per cui è utile acquistarne uno che abbia la funzione di regolazione di consumo poichè gli impianti elettrici standard sul nostro territorio prevedono una fornitura da 3,3 KW.
Per utilizzare i fornelli a induzione che abbiano un assorbimento massimo, e quindi elevato, l’utente sarà costretto a chiedere al proprio gestore energetico di aumentare la copertura passando a 4,5KW o 6 KW., questo perché un singolo fornello a induzione, fatto funzionare alla massima potenza, può
arrivare ad assorbire 3300 w di energia elettrica.

QUALI PENTOLE USARE?
E’ utile sapere che questo piano cottura funziona solo con pentole che hanno il fondo perfettamente piatto e ferroso, per permettere al campo magnetico di attivarsi; in commercio sono facilmente distinte con il simbolo dell’induzione impresso sul fondo. Dunque molte pentole di rame, alluminio,
terracotta, padelle antiaderenti con il fondo di alluminio, non vanno bene.

I PRO

I nuovi modelli di piani cottura ad induzione sono dotati di cappa di aspirazione integrata permettendone un’immediata aspirazione.

I CONTRO